Tempo, comunque vadano le cose lui passa
e se ne frega se qualcuno in ritardo
puoi chiamarlo bastardo ma intanto già andato
e fino adesso niente lo ha mai fermato
(Jovanotti – Non m’annoio)
La seconda puntata del Pensablog ha una parola chiave: il tempo. Proprio qualche giorno fa leggevo un bel post del Guardian, tradotto in italiano da Internazionale (in fondo al post trovate il link all’articolo completo), attirato dal titolo: Dieci modi per affrontare tutte le cose che abbiamo da fare. Pur consapevole che non avrei trovato la soluzione alla cronica (ma forse apparente) mancanza di tempo, ho ricavato alcuni spunti interessanti. In particolare l’ultimo: smettetela di vantarvi di quanto siete impegnati. Dice il giornalista:
La verità è che quando ce ne vantiamo ci sentiamo ancora più impegnati, perché crediamo sempre alle cose che ci diciamo, e al tempo stesso facciamo sentire sotto pressione anche gli altri
concludendo che se abbiamo così tanto tempo per lamentarci, forse non siamo poi così oberati.
A volte, però, il tempo ci viene in soccorso: dice Tiasmo, alias Enrica Tesio, nel suo Piangere fa guarire prima? No, ma inganna l’attesa.
Ci vuole il tempo che ci vuole […] I tempi te li insegna il corpo, ti dice quando sei pronto, purtroppo quasi mai sei pronto ad ascoltarlo.
Siamo portati a colpevolizzare il tempo, che scorre troppo in fretta, che non ci lascia respirare, che ci accorcia la vita. In realtà il tempo fluisce sempre allo stesso ritmo, lineare, mentre è il nostro vivere che impone le accelerazioni e le decelerazioni. Salvo scoprire che spesso basterebbe rispettare il volere del tempo.
Non sempre questo è sufficiente.
Per quanto il tempo passi e sappia per fortuna curare molte ferite,
dice Giulia nel suo Il passato in due città, il tempo conduce a quel cambiamento che in un certo periodo della nostra vita auspicavamo, ma non arrivava, salvo poi realizzarsi lontano dai nostri occhi. È una discordanza tra desiderata e cruda realtà che viviamo quotidianamente.
E allora come fare a vivere meglio? Cambiare vita. In Ignora tutti e segui i tuoi sogni, Elizabeth Sunday scrive dallo Zambia, una delle tappe del suo percorso di rigenerazione. Una frase su tutte:
Non sappiamo quando moriremo; sappiamo solo che la vita è adesso.
Vorrei imparare a prendere in mano il joystick del tempo e vincere la sfida. Per non avere, domani, rimorsi di non averci provato.
Buona lettura con gli amici bloggers!
I post completi.
Piangere fa guarire prima? No, ma inganna l’attesa. – tratto dal blog Prima o poi l’amore arriva. E t’incula.
Il passato in due città – tratto dal blog Trent’Anni e qualcosa
Ignora tutti e segui i tuoi sogni – Di mamme, Nosferatu e e altre paure – tratto dal blog Too happy to be homesick
Dieci modi per affrontare tutte le cose che abbiamo da fare – tratto da Internazionale
begli spunti, grazie
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grazie a te per essere passata!
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Il tempo:tanti modi per guardarlo, affrontarlo, perderlo, cercarlo. Eppure è sempre lui, con i suoi giorni, le sue ore i suoi minuti.
Basterebbe essere capaci di rallentare e paradossalmente si recupererebbe tempo.
Riporto tre pezzi di testi di canzoni di tre autori diversi ma che insieme descrivono secondo me il tempo nella sua globalità e nei suoi aspetti più profondi.
“C’è un tempo per fare uno per riposare
il tempo da perdere e quello che non ho…
…perché il tempo ti da’ l’occasione
e lontano ti porterà”(Ramazzotti)
“Lento può passare il tempo
ma se perdi tempo
poi ti scappa il tempo, l’attimo
lento come il movimento
che se fai distratto
perdi il tuo momento
perdi l’attimo”(Malika Ayane)
“Spesso le nostre giornate si complicano
mentre le perplessita’ rimangono qui
E ci si sposta lontano
in un orizzonte piu’ strano
E i conti gia’ fatti non tornano mai
No il tempo non torna piu’
e ieri non eri tu
oggi chi sei?”(Mannoia)
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Ciao Angela, grazie del contributo. Credo tu abbia ragione: rallentare paradossalmente aiuta a recuperare tempo. Soprattutto perchè si ha la possibilità di godersi ogni goccia del tempo che passa. Il tempo che scorre via veloce, invece, non lascia traccia.
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pensiamo troppo a come rincorrere il tempo e superarlo… ma alla fine è sempre lui che corre dietro a noi… dovremmo cercare di cavalcarlo senza curarci di lui!
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A me capita a volte di non pensarci ma di ritrovarmi travolto dal passare del tempo. Soprattutto quando uno ne avrebbe bisogno di molto di più, alla fine manca sempre. E quindi, volenti o nolenti, domina le nostre vite.
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