Dolce dormire

c'è a chi piace dormire dove capita
photo credit: loungerie via photopin cc

Non sono uno a cui piace fare foto, in generale. Anche durante le vacanze, preferisco imprimere tutto sul rullino del mio cervello, nella convinzione che sia meglio non perdere secondi preziosi a cercare lo scatto o lo scorcio perfetto. Così, anche nei bagagli di ritorno dalla Cina ho stivato poche foto: all’inizio piaceva anche a me immortalare alcune situazioni particolari da condividere con gli amici e i parenti in Italia, poi tutto è diventato normalità e dunque non c’era più motivo di fotografare alcunchè. Approfitto allora del Guardian, che riporta alcune simpatiche foto di donne e uomini dormienti su divani e letti del più grande store del mondo.

Ikea sleepy customers – The Guardian

Situazioni viste tutti i giorni, anche sul posto di lavoro. Ogni occasione era buona per garantirsi qualche minuto di riposo, che si trasformava in profonde dormite, alle quali spesso occorreva imporre sveglie cruente. Invidiavo la loro capacità di dormire ovunque, col caldo e col freddo, sul sedile di una macchina o su una panchina in mezzo ad una strada o in un parco, sugli scomodi sedili della stazione in attesa che arrivasse il proprio treno, oppure in metropolitana (a volte anche in piedi). Certo, non risponde ai canoni di Henry David Thoreau (“Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza… volevo vivere profondamente e succhiare tutto il midollo di essa”), ma del resto si sa, in Cina i boschi sono rari.


2 risposte a "Dolce dormire"

  1. Anche in Giappone sono molto frequenti le foto che immortalano gente che si addormenta in metro o nei luoghi più impensati. in Italia nei mezzi pubblici, invece, è piuttosto raro che accada. Forse qui ci sono più boschi…

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    1. Vero Annalisa, sembra quasi che si provi vergogna: in realtà lo vedo come un modo per tentare di recuperare secondi/minuti preziosi di riposo. Ricordo che il driver che ci portava in giro per clienti/fornitori era attrezzatissimo: sistemava il sedile, dormiva un po’, poi classico thermos di tè (immancabile in qualunque macchina cinese). Modi di vivere, non da giudicare o di cui ridere, ma semplicemente da accettare.
      Sulla battuta dei boschi, in realtà non so quanto noi italiani siamo ancora in grado di vivere la vita così appieno! Ciao!

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