Ha fatto sicuramente scalpore la notizia arrivata a fine anno dalla Cina, secondo cui la celebre legge del figlio unico, istituita nel 1979 da Deng Xiao Ping per controllare un’insostenibile crescita demografica, è stata riposta in un cassetto (qui un breve articolo). La decisione è stata presa dopo le valutazioni legate in particolare all’andamento dell’invecchiamento della popolazione cinese:
la riduzione delle nascite ha indubbiamente avuto un effetto positivo nel breve termine, ma sul lungo periodo ha lasciato in eredità un popolo sempre più vecchio (anche qui la conoscenza del benessere ha garantito un allungamento della vita media) ma con sempre meno ricambi. Per un Paese che è ormai la più grande potenza economica mondiale, questo si traduce in una carenza di “produttori di PIL”; non solo, anche la riforma pensionistica, che negli ultimi anni è stata consolidata assicurando quanto meno delle pensioni minime, richiede giovani lavoratori che versino contributi nelle casse dello Stato.
la riduzione delle nascite ha indubbiamente avuto un effetto positivo nel breve termine, ma sul lungo periodo ha lasciato in eredità un popolo sempre più vecchio (anche qui la conoscenza del benessere ha garantito un allungamento della vita media) ma con sempre meno ricambi. Per un Paese che è ormai la più grande potenza economica mondiale, questo si traduce in una carenza di “produttori di PIL”; non solo, anche la riforma pensionistica, che negli ultimi anni è stata consolidata assicurando quanto meno delle pensioni minime, richiede giovani lavoratori che versino contributi nelle casse dello Stato.
Per un paese che investe nuovamente nelle nascite, un altro non ha mai smesso di invogliare le giovani coppie a fare figli: qui potete leggere un interessante articolo, nel quale si spiega che il Kela (l’INPS finlandese) invia una scatola alle neomamme con dentro tutto il necessario (e anche di più). Questi sì che si chiamano aiuti di Stato!
Parallelamente, c’è anche chi spinge il proprio business verso i singles o le coppie senza figli: qui leggete un articolo nel quale si vede come in molti paesi, compresi quelli nordici, si sta diffondendo la moda del Child Free, in voga tra i cosiddetti insofferenti, cioè coloro che non riescono a tollerare la presenza di marmocchi urlanti durante una cena o un volo. È una scelta che assomiglia molto alla necessità di creare le sale per fumatori: del resto, sempre di fastidio si parla.