Ho fatto pace con il mare.
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Il mare di Puerto Galera |
Ho scoperto un mondo a me sconosciuto, nel quale domina il silenzio; dove se osservi, nessuno o nulla ti chiede perché; dove l’uomo non é ancora troppo padrone e dove la Natura può ancora dire l’ultima parola. Ho imparato a fare snorkeling, respirando senza affanno e nervosismi, perché decidevo di rilassarmi, con la consapevolezza che la mia mente è in grado di comandare il corpo. Mi sono ricordato che guardare é diverso da osservare: guardare un pesce significa semplicemente intercettarlo con lo sguardo, osservarlo é contemplare in lui la sua unicità, i suoi colori, scrutare i suoi percorsi alla ricerca del sostentamento. Ho capito che il blu elettrico di Windows é una triste e malriuscita riproduzione del vero blu elettrico delle stelle marine poggiate sul fondale o avvinghiate alla barriera corallina.
Mi sono lasciato inondare (é proprio il caso di dirlo) dalla passione e dall’amore per il mare che i miei compagni di avventura sub (divers, per usare il termine appropriato) hanno ed esprimono senza esitazione in ogni momento della giornata. Grazie a loro, ho visto la foto di un cavalluccio pigmeo in dolce attesa, di nudibranchi, di una murena con le fauci spalancate; ho visto come ogni sub scattasse le foto secondo la propria prospettiva, chi facendo risaltare i colori, chi la conformazione dell’essere immortalato. Ho visto persone che, ogni mattina, salivano sulla barca con il sorriso e con la curiosità infantile di scoprire qualcosa di nuovo e sensazionale; ragazze e ragazzi, giovani e meno giovani, che mettevano a punto la propria muta e il resto dell’attrezzatura per essere pronti per l’ennesima immersione, come se si agghindassero per il loro primo appuntamento da adolescenti.
Ho anche visto il sorriso di bambini che vivono nelle campagne e nei boschi di Puerto Galera, bambini dagli occhi vispi, felici, nonostante in apparenza avessero molto poco: mi sono così ricordato che l’avere tanto non sempre assicura gioia.
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Vita rurale |
Ho assaporato il talento e la gentilezza di Giuseppe, un uomo che ha portato un pezzo di Italia in un’isola delle Filippine, permettendomi di vivere dei giorni sereni e di pura rigenerazione fisica e mentale.
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Una delle baie di Puerto Galera |
Ho fatto pace con il mare. Per ciò che ho apprezzato, non farò mai pace con quei deficienti che infestano i fondali con borse di plastica, bottiglie o quanto di più inutile il mare possa ricevere; non farò mai pace con coloro che credono che la Natura che ci circonda é al nostro servizio, per cui possiamo usufruirne fino ad abusarne a nostro piacimento. Quando assistiamo impotenti ad alluvioni o distruzioni che si scagliano contro l’uomo, non chiediamoci come sia possibile. In quei momenti, semplicemente, la Natura ricorda a tutti noi chi è il più forte.
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Tramonto a Puerto Galera |
“……..dove se osservi, nessuno o nulla ti chiede perché;………”
“……Mi sono ricordato che guardare é diverso da osservare….”
“…..ogni sub scattasse le foto secondo la propria prospettiva………”
Tutto dà una sensazione di leggerezza, calma, pace…… bello iniziare la giornata così:grazie!
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A me dá quella sensazione il ricordo di quel magnifico posto… E allora ogni tanto mi rileggo il post e mi sembra di tornare lí…
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