Racconto breve – Magic Singapore by Stefano

Il racconto che segue é pura invenzione dell’autore. Vuole essere un modo diverso di farvi fare un tour a Singapore, usando la vostra fantasia e gli occhi di chi ci é stato. I luoghi descritti sono dunque reali, ogni riferimento a persone o cose é invece puramente casuale.
Singapore, Waterfront
Skyline della City al tramonto
Anche quella mattina Steve non aveva avuto bisogno della sveglia. Puntualmente alle 5.30 gli altoparlanti di Little India avevano regalato un susseguirsi di note e parole, che alle sue orecchie suonavano come un lamento monocorde, ma che per gli amici induisti era il richiamo mattutino alla preghiera. Anche quella notte era trascorsa nei locali fumosi e bui del quartiere: aveva cenato in uno dei soliti ristorantini in Serangoon Road, lungo la strada all’aperto, dove aveva imparato a mangiare il riso al curry con le mani, secondo l’usanza indiana; aveva passeggiato tranquillamente sotto le luci variopinte che adornavano tutte le strade principali di Little India, simbolo del Deepavali (“festival delle luci”, per l’appunto); aveva accettato l’invito ad unirsi ai loro balli in un club dall’atmosfera poco rassicurante, ma che alla fine si era dimostrato un onesto pub dove bere (tanto). Nonostante ció, nonostante il rimbombo nella sua testa stesse crescendo esponenzialmente, doveva mettersi al lavoro, perché quello era il giorno dell’incontro che gli avrebbe regalato l’ultimo tassello per la ricostruzione del suo scoop. Lo Scoop. Quello che cercava da anni.

Steve infatti é un blogger di professione, freelance per scelta: ha iniziato la sua carriera in un importante giornale nazionale, senza peró riuscire ad accendere la sua adrenalina nello scrivere di economia. La laurea ad Harvard con il massimo dei voti cozzava con la sua propensione per l’avventura e l’indefinito. E cosí si era messo sulle tracce dello scoop: il segreto della forza e della prosperità della PineApple, quel “quid” che aveva sempre rappresentato la differenza dai competitors. Cosa c’era dietro lo strapotere globale di questa azienda? Come un cercatore di pepite, come i tanti cervelli che da decenni tentano di carpire l’ingrediente segreto della Coca Cola, voleva scavare a fondo. Per questo motivo si trovava a Singapore, per l’ultima tappa di questa strana ed intrigante caccia al Tesoro: aveva infatti scoperto che la PineApple era nata proprio lí, dalla fantasia di tre ragazzi, che un giorno di 23 anni prima per gioco avevano iniziato a costruire il prototipo del Perfectum. Aveva trascorso con loro un po’di tempo, incontrandoli nei luoghi dove lavoravano.
Il primo era stato James, responsabile dei Singapore Botanic Gardens: insieme a lui, aveva fatto un lungo e rilassante tour tra le varie specie vegetali, tutte ordinatamente catalogate, contorno di un parco dove i clacson e i rumori frenetici della città sono attutiti come in un batuffolo di ovatta e dove il verde brillante si staglia sull’azzurro del cielo. Steve aveva apprezzato quella giornata, perché aveva realmente respirato la serenità e la pace di quei giardini, invidiando anche un po’ il lavoro di James.

Singapore, Marina Bay
Il Marina Bay Sands Hotel (sinistra) e il teatro (destra) da Esplanade Drive

Aveva poi incontrato Liu, manager del Singapore River Cruise, società che gestisce i battelli che permettono ai turisti di fare il tour sul fiume: Liu, di origine cinese, era arrivato a Singapore all’età di quattro anni al seguito di suo padre. Il giorno dell’incontro aveva riservato un battello dopo mezzanotte, al termine del servizio, concedendogli un tour personalizzato sul fiume. Gli aveva mostrato le luci della City finanziaria, enormi grattacieli che richiamano la South Manhattan di New York; i palazzi in stile coloniale; il leone simbolo di Singapore, a fianco della Esplanade Drive; i superlussuosi hotels, uno piú elegante dell’altro; per finire in Clarke Quay e Boat Quay, centro della movida, con un’infinità di ristoranti e locali per ogni tipo di palato. Il tour si era infatti concluso in un pub irlandese, sorseggiando un paio di Guinness offerte da Steve!
Infine, aveva incontrato Clarissa, general manager di uno dei piú grandi centri commerciali in Orchard Road, la via dello shopping. Avevano chiacchierato a lungo, seduti ad un tavolino di uno degli innumerevoli fast food, dove avevano mangiato degli ottimi noodles fritti tra le boutiques di Louis Vuitton, Gucci, Mont Blanc, Armani, insomma, roba da Carta Gold. Steve aveva cosí potuto constatare il bello delle metropoli asiatiche: grandi città che mescolano i sapori e gli odori di razze e stili di vita diversi, che convivono insieme l’uno al fianco dell’altro. Ne aveva avuto la conferma salendo sulla grande ruota panoramica di Marina bay, la Singapore Flyer, da cui vedeva i colori delle casette basse e un po’trasandate di Little India, mescolati allo scintillio di Orchard Road e al rosso tipico di Chinatown e delle sue viuzze. Tutto questo da contorno alle mille luci accese dei grattacieli e dei locali lungo il River.
Ed eccoci, dunque, al giorno dell’incontro. I tre amici lo condussero in un piccolo monastero induista, nella zona nord di Singapore, vicino al grande Zoo. Lí conobbe un monaco, dall’età indefinita, che trascorreva la sua intera giornata pregando e limando un grosso blocco di granito: smussava gli angoli, tentava di lucidare ogni minimo centimetro quadrato, con l’obiettivo di ottenere una sfera, simbolo della perfezione. Non passava giorno che non facesse scivolare per terra la polvere di granito, per poi raccoglierla e presentarla agli altari delle divinità, come simbolo del suo sforzo quotidiano nel raggiungimento della perfezione. Steve capí cosí che alla base del Perfectum non c’era un segreto leggendario, ma sudore, sacrifici, ambizione, ricerca continua del miglioramento. I tre suoi nuovi amici lo avevano capito, e lo avevano applicato alle loro vite, raggiungendo grandi soddisfazioni: la PineApple e il Perfectum rappresentavano il passato. Cosí come, da quel giorno, anche il suo Scoop.

Singapore, Leone
The Lion, simbolo di Singapore

4 risposte a "Racconto breve – Magic Singapore by Stefano"

  1. Dall'offerta della polvere smussata giorno per giorno si scopre che nelle diverse spiritualità c'è sempre qualcosa che unisce. L'induismo e il cattolicesimo così lontani così vicini.

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